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FRANCESCO FA BENE ALL'ITALIA

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31. La sintesi di Rutelli tra le vostre aspettative e gli altri mondi

  "Vi propongo oggi una grande tregua fiscale". Col tono di chi dice "Ti suggerisco per cena di fare un bella grigliata". Semplicemente Rutelli parla agli industriali romani e giocando in casa. Dico questo chiedendomi se potrò scrivere un giorno "agli industriali italiani e giocando in casa". Sicché gli industriali italiani dovrebbero chiedersi come mai Rutelli è così ben accolto. Quindi il Centrosinistra, o meglio il governo di Rutelli, fa bene anche agli industriali?

Ciò che dice Francesco è che "cercherà la sintesi tra le loro aspettative ed altri mondi".

E' l'unica cosa che può fare. E' l'unico modo di procedere. I suoi avversari non l'hanno capito. Accusando Rutelli di essere nient'altro che lo strumento di qualcuno o la facciata che nasconde altri, io ritengo che si sbaglino di gran misura perché non hanno tenuto conto né della sua ambizione, né dei sui complessi. E che la prima origina i secondi l’ho già scritto nel capitolo “Il complesso di Edipo” a lui dedicato.

Aggiungo, e credo di non sbagliare, che se da piccolo gli avessero chiesto:”Che cosa vuoi fare da grande” Rutelli avrebbe risposto “Il premier”. E’ lui cioè che l’ha deciso per primo. Nessuno lo spinge verso questa scelta difficile. Il coraggio di proporsi come conduttore di una battaglia data per persa dai più attenti osservatori di faccende politica, l’ha trovato da sé. “Ero l’unico a credere, tra cinquantasette milioni di italiani nella possibilità di vittoria del Centrosinistra” e dicendo questo Francesco Rutelli si riferisce all’autunno scorso, quando il divario con il Centrodestra in previsioni di scelte elettorali era enorme. Oggi, a piccoli passi, il sindaco di Roma che desidera fortemente diventare il sindaco d’Italia, ha colmato gran parte di quel divario, e lo ha fatto con la forza del suo ottimismo. Contagiando gli altri nell’aver fiducia nella possibile realizzazione di un sogno.

Come premier Rutelli è disposto a diventare il tramite attraverso il quale si raggiungeranno obiettivi soddisfacenti per il Paese, e possibilmente per il maggior numero delle categorie del nostro Paese. Se, quando con l’intenzione di offenderlo, si afferma che dietro di lui c’é qualcuno per i cui interessi egli agisce, non si sbaglia. Lui va avanti e appresso vanno milioni di persone che ritengono possibile un cambiamento trasparente del modo di governare. Intendendo per cambiamento, la ricerca e l’acquisizione del meglio possibile per il maggior numero di categorie umane. Dietro di sé Francesco Rutelli ha la folla. Una folla consapevole, equilibrata e ottimista, non la massa informe, condizionata da sistemi comunicazionali discutibili. Il candidato Premier del Centrosinistra è tranquillo, pacato. Non alza mai la voce. Non deve dimostrare di avere forza. I muscoli li lascia mostrare agli altri perché la sua tempra emerge da un serafico modo di affrontare i problemi. Occorre molta più forza, autocontrollo, nel tenere a freno il desiderio di rispondere a offese e provocazioni che battere il pugno sul tavolo.

Il suo, non c’è niente di male, è un lavoro da conciliatore. Mediare è difficilissimo; Chi fa da trait d’union  tra l'offerta e la richiesta deve essere paziente e motivato. Rutelli, ripeto, dichiara che “cercherà la sintesi tra le aspettative degli industriali e gli altri mondi”, e deve necessariamente raccogliere le esigenze, le pretese, i rifiuti di ognuna delle parti in trattativa, valutando qual è la migliore soluzione. Sapete, l'unico modo per far concludere efficacemente una compravendita è capire un aspetto fondamentale: distinguere  il vero valore di quello di cui si tratta.

 

"E' un tratto umano del sindaco - scrive Nadia Tarantini - molto gradevole, cercare di non deludere le aspettative,“ venire incontro”, come si dice a Roma. E anche non precipitare gli eventi, tanto meno i conflitti. Una delle qualità più universalmente riconosciute a Francesco Rutelli è proprio l'infinita pazienza di cucire e rammendare le situazioni più difficili".

( Nadia Tarantini , "Francesco Rutelli", Roma, 1996, Viviani Editore)

 

Ritenete che sia meglio avere, anziché un governante assennato e motivato da ideali, un premier con una personalità così spiccata da prevalere sugli altri?

Secondo me sbaglia. Non solo perché quasi mai chi alza la voce è il più forte, ma soprattutto perché, se non ci si incontra in un punto di sintesi nascono le guerre gli scioperi; le dimostrazioni in piazza, gli uni contro gli altri armati. Scrive Italo Insolera che Rutelli si ispira a Ernesto Nathan, che appare nella lotta politica romana negli anni antecedenti il 1890. Nathan ispirava fiducia perché, a differenza dei sindaci aristocratici che per trentasette anni lo avevano preceduto in Campidoglio, non aveva interessi personali da difendere".
(Italo Insolera, "Roma Moderna", Torino, Einaudi 1993).

E Francesco, amando Roma, questa città complicata, grande 12 volte Napoli, con 130 mila ettari di territorio. Q uesta città bella e solenne, col più ampio spazio a verde di tutta Europa, è riuscito a interpretare le esigenze dei cittadini operando un difficile lavoro di equilibrio con la sua natura ambientalista.

Rutelli ha viaggiato, in questi sette anni di governo della città di Roma, in perenne lotta tra il desiderio di volare alto in salvaguardia dell'ambiente e l’esigenza concreta di adoprarsi per divenire funzionale alle richieste dei cittadini, i quali hanno bisogno di autobus, case, metropolitane, servizi.

 

Questa è l’elencazione in opere e cifre di ciò che il sindaco Rutelli ha realizzato a Roma in sette anni del suo governo.

31.1 Elenco dei lavori per Roma nei sette anni in cui ha governato Francesco Rutelli:

1.      Ristrutturazione della stazione Termini;

2.      3^ corsia del Grande Raccordo Anulare;

3.      3^ corsia della Roma-Fiumicino;

4.      Sottovia del lungotevere in Sassia;

5.      Raddoppio della galleria sul lungotevere;

6.      Interconnessione con il parcheggio del Gianicolo;

7.      Raddoppio ed elettrificazione della ferrovia

      San Pietro-La Storta-Cesano-Viterbo;

8.      Il nuovo aeroporto di Fiumicino;

9.      Opere ospedaliere: il  nuovo Santo Spirito, il nuovo

      Padiglione del Policlinico Gemelli;

10.    Riqualificazione dell’area di Tor Vergata

(PER LA REALIZZAZIONE DEI LAVORI IL TEMPO IMPIEGATO NON E' STATO SUPERIORE AGLI 800 GIORNI).

 

GIUBILEO:

a.      67 milioni di presenze per l’anno Santo;

b.      25 milioni di arrivi a Roma;

c.      70.000 volontari hanno accolto i pellegrini;

d.      2 milioni di giovani hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù a TorVergata;

e.      3.500 sono state le manifestazioni religiose

 

ECONOMIA:

1.      Saldo positivo di 42.413 imprese in più (27,77%)

2.      incremento di 81.000 occupati;

3.      disoccupazione scesa dal 12% al 10%;

4.      2.500 miliardi ricavati con le privatizzazioni tutti investiti per la città;

 

TRASFORMAZIONE URBANA:

a.      Garantiti ad un milione di persone in più i servizi di urbani

b.      Roma ha guadagnato 34 posizioni per vivibilità (dal 57° posto al 23°)

c.      130 nuove piazze;

d.      110 quartieri ridisegnati;

e.      6.000 palazzi restaurati;

f.      l’Auditorium di Renzo Piano (in costruzione);

g.     spazi–musei nuovi di Gae Aulenti nelle scuderie del Quirinale;

h.     Centro di Arte contemporanea di Zana Hadid;

i.      Centro Arte contemporanea dell’Ara Pacis di Richard Meier;

j.      Nuovo centro congressi di Massimiliano Fuksas;

 

MOBILITA’:

1.      176 chilometri di ferrovie metropolitana;

2.      24 parcheggi di scambio per 10.000 posti auto;

 3.   50.000 posti auto tariffati;

4.      3.000 posti auto per i residenti;

5.      quintuplicato il numero dei mezzi pubblici elettrici;

6.      velocità degli autobus aumentata del 13%;

 

CULTURA:

a.     Nuovi Musei Capitolini;

b.     Galleria Borghese;

c.     Palazzo Altemps;

d.     Scuderie Papali del Quirinale;

e.     Museo romano di Palazzo Massimo;

f.      Domus Aurea;

g.     Galleria Comunale di Arte moderna;

h.     Museo Montemartini.

 

ALTRI DATI:

i.      La spesa per i restauri del Comune di Roma è stata di 420 miliardi;

j.    I visitatori dei musei sono raddoppiati (7 milioni e mezzo  l’anno); 

k.    Si sono realizzati2.241 metri quadrati di nuovi spazi espositivi (Galleria comunale di arte

     moderna e contemporanea, Galleria di via Crispi, Scuderie Papali, Musei Capitolini. Mattatoio

     Museo delle Mura, Casina delle Civette; Acquario romano, Centrale Montemartini);

l.      7 milioni di spettatori per L’estate Romana 2000.

 

TURISMO:

1.    Il turismo a Roma cresciuto del 20%;

2.    posti letto aumentati del 15%;

3.    gli occupati del settore aumentati del 13%;

 

AMBIENTE:

a.      1.500 ettari di verde in più;

b.     -50% calo di benzene, -25% monossidi di carbonio;

c.      2200 ettari di verde del Comune aumentato;

d.     17 aree naturali protette istituite;

e.     14 parchi storici rimessi a nuovo;

f.      12 parchi urbani recuperati;

g.     creati 230 parchi e giardini in periferia;

h.     superati i blocchi del traffico del passato;

i.       la raccolta differenziata dei rifiuti aumentata del 8%;

 

AMMINISTRAZIONE:

j.      L’efficienza degli uffici è aumentata, il numero degli impiegati passato da 30.262 a 27.600;

k.     Il numero dei certificati passato da tremilioni a un milione e mezzo;

l.      Concessioni edilizie: tempo azzerato: 120 giorni al posto di 30 mesi

m.    ICI ridotta del 24%.

 

SICUREZZA:

o.    Diminuiti i reati: 11% in meno di borseggi, 40% in meno gli scippi;

p.     Il numero dei campi nomadi si è dimezzato (da 50 a 24).

 

SOLIDARIETA’:

r.    80.000 pernottamenti e 600.000 pasti ai poveri:;

s.    disabili: 68 miliardi spesi al posto dei 40 del passato;

t.     22 centri diurni per mille anziani fragili;

u.    25 centri anziani in più;

v.    30 residenze protette;

w.   500 anziani impiegati come custodi nei musei;

x.   120 nuovi assistenti sociali.

31.2  Le nespole di marzo

 

Le nespole le adoro, forse perché mia madre raramente le comprava. La nespola è un frutto che spunta tra maggio e giugno e dura pochissimo. Forse considerata sempre una primizia ha dei costi superiori rispetto all'altra frutta. Una volta un nocciolo di una nespola dolcissima, grande, fu da me piantato in giardino ed oggi è un albero. Sono passati circa quindici anni. Fino a tre anni fa non faceva altro che foglie senza neanche un fiore e senza frutti, Poi mio fratello Luigi che sta a Marino mi ha dato qualche ramo potato da una sua pianta, ed ho voluto fare l'innesto. Un contadino mi aveva insegnato come fare usando la cera, la rafia e inserendo il ramo nel taglio del ramo ospite.
Ebbene dopo un certo tempo tutti i miei numerosi innesti erano secchi. Avevo sbagliato, non mi ero resa conto di innestare troppo sulla punta, sicché la linfa vitale non arrivava alla parte aggiunta. Avrei dovuto accorciare oltre la metà del ramo originario e poi inserire il ramo da innestare sul pezzo corto, di modo che la linfa vitale potesse avere la forza per raggiungere il ramo innestato, nutrirlo e dare i primi frutti.
Così ho lasciato perdere. Osservavo ogni tanto con dispiacere i rami secchi. Poi un giorno a febbraio, mi sono accorta che tutti i rami innestati erano caduti, però nella parte di ramo originale della pianta spuntavano fiori e frutti. Ho fatto un innesto al contrario. Il contadino che mi aveva fatto gli altri innesti, non ha saputo spiegare come mai nascevano i frutti "dietro" l'innesto. Forse la pianta era matura per fare i frutti, mi ha detto. Ma allora perché li ha fatti solo sui dieci rami che avevo innestato?. Magari è tutto normale, ma nessuno mi ha saputo spiegare questo fenomeno.

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32. Assemblea regionale di marzo

Htl Massimo D’azeglio, via Cavour, Roma

Sono presenti Romolo Guasco, Alessandro Battisti, la senatrice Carla Mazzuca, l'assessore alla città dei bambini Pamela Pantano, il capogruppo alla regione Michele Gargano. Giornalisti e decine di altri esponenti di Democratici, Popolari, Udeur, in accordo per organizzarsi sulla campagna elettorale della Margherita.
Quando è il mio turno di parlare vado sul palco e esordisco:
"Sapete, credo che Berlusconi non abbia ancora vinto le elezioni... Sono convinta che Berlusconi possa perdere le elezioni. Anzi... sono sicura che Rutelli vincerà le elezioni".
C'è silenzio in sala. Mi osservano. Io riprendo: " Sapete... Sono una veggente. Esperta di divinazione attraverso la palla di vetro, con un'approfondita conoscenza della predizione tasseografica. La tasseografia è la lettura del futuro nei fondi di caffè... Inoltre sono anche in grado di chiedere il futuro ai tarocchi. Alle carte... Ebbene tutti questi tre sistemi che ho consultato danno un unico risultato: Francesco Rutelli sarà Premier!".
La gente in sala è ammutolita. “Probabilmente qualcuno si sta chiedendo se sono sana di mente”, dico e  ad un tratto si sente uno scrosciare di applausi. Sono tutti felici. Sembrano credermi. Vogliono credermi. Aspetto che torni il silenzio e dico: "Non è vero. Non sono una veggente. Ho detto alcune bugie per attirare la vostra attenzione. Ho usato un sistema di comunicazione prendendo esempio da un grande comunicatore... Prendendo esempio da Berlusconi". Tutti ridono. Romolo Guasco in prima fila sembra divertirsi molto. Poco lontano da lui Carla Mazzuca dice: "E' bravissima!". Così incoraggiata continuo:
"Ho fatto leva, per attirare la vostra attenzione, su due aspetti che il Cavaliere usa di sovente: le bugie, e il linguaggio. Le bugie non occorre spiegarle perché lo sapete che spesso Berlusconi dà senza che gli altri chiedano, ma altrettanto spesso promette senza dare. Dice qualche bugia e la dice in maniera convincente, tale da accreditarsi la fiducia dell'elettorato. Il fascino della bugia è proprio lì, nella possibilità che abbiamo di credere noi stessi in quello che vorremmo fosse possibile. E più ci crediamo più trasmettiamo sicurezza, ottimismo, fiducia agli altri. Trasmettere l'ottimismo... E' questo uno dei trucchi, e non è stato inventato da Berlusconi. Nel 1957 alla fattoria di Eisenhower per l'inizio della campagna elettorale, il presidente gridò. "Siete tutti felici?" Tutti risposero in coro di sì. E il "New York Times" scrisse "La campagna ha per simbolo il sorriso che Eisenhower presenta alle folle... Un sorriso di contentezza pura".
No. Berlusconi non ha inventato nulla; neppure il linguaggio che usa. "Il gentese".
"Il che?" mi chiedono dal tavolo della presidenza."Il gentese - rispondo - che è l'opposto del politichese. Un linguaggio semplificato alla portata di tutti, privo delle astruse complessità del politichese. Un modo di parlare che funziona spesso per slogan. Che promette usando frasi fatte. Che considera l'elettorato un mercato. Un mercato come anche avveviva nel passato. 
Balade Reade era un grosso pubblicitario che, sempre in quegli anni cinquanta, diceva ad Eisenhower "Non dimentichi mail il suo mercato, caro signore! Il suo mercato è fatto di quaranta o cinquanta milioni di gonzi, che se ne stanno seduti in casa e bevono tutto quello che lei gli propina per radio o per televisione. Vuol parlar loro del problema atomico? Lo faccia nelle sue ore di libertà con gli intellettuali o con gli studenti della Columbia University, ma non lo faccia nei miei spazi televisivi col suo mercato. Pensano all'atomica quei poveri imbecilli? Neanche per sogno! Pensano al conto del droghiere".
Silvio Berlusconi ha una marcia in più rispetto al candidato Eisenhower. Lui fa parte della cultura e della vita di milioni di italiani. Non è solo un discorso di televisioni, o carta stampata. La questione è più profonda e si è radicata dell'animo delle persone in decenni di trasmissioni, parole, immagini che ormai alcuni hanno scritte nel loro DNA a caratteri quasi indelebili. Vedete, se ognuno di noi oggi avesse tre-quattro televisioni a disposizione per conquistare l'elettorato, non potremmo competere con tutto quanto Berlusconi ha seminato nel lungo periodo.

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33  Chi semina raccoglie

Può essere utile considerare il carattere emotivo da cui nasce la solidarietà, l'affetto verso Berlusconi. Ispirata per esempio da ciò che programmi Tv significano o hanno significato per molti italiani: legami con l'infanzia, ricordi piacevoli di giovani tra i 20/25 anni, senso di apparentamento tra i ricordi e il fornitore di tali prodotti, cioè Berlusconi.

Berlusconi rappresenta una figura consueta, quotidiana, uno di famiglia che dà agli altri. Quasi un parente ricco e generoso. Produce lavoro, ma regala programmi tv. Ispira un senso di appartenenza perché legato a momenti belli del presente e del passato. E' colui che ha regalato i Jefferson, i bei film americani, i programmi a quiz miliardari e accessibili a tutti, soprattutto gratis (almeno apparentemente).

Ci ha regalato le telenovelas e c' è tutta una categoria di donne che gli sono grate per questo. Per un giovane di venticinque-trent'anni Berlusconi è rapportato a importanti momenti di crescita. E' colui che c'è sempre stato quando qualcosa di bello veniva dal mondo inaccessibile dei ricchi. Lui condivide, lui dà, lui c'è. E quando è assente dal video ci sono le sue emanazioni: programmi, pantomime contro i suoi avversari, tg personalizzati, partite di calcio; conduttori fedeli, e persino presentatori apparentemente indipendenti che però orientano verso la considerazione finale che tutto sommato il male minore è lui. Lui Berlusconi. Conduttori tv dichiaratamente di sinistra, ex sessantottini, attori ed artisti , ballerini e nani, fuoriusciti radicali, sono tutti lì a lavorare per lui, che magnanimo accoglie tutti e paga tutti e dà lavoro e regali a chi gli è fedele e talvolta riesce a ridere con chi lo critica.

Pensate che suggestivo messaggio per i più semplici. E che insolita dimostrazione di potenza.

La comunicazione in fondo una partita a scacchi dove si devono prevenire le mosse dell'avversario; con attese pazienti, in silenzio. Con "educazione alla frustrazione", nel senso di tacere quando si vorrebbe parlare; non lasciarsi trascinare in terreni minati dove il rischio è troppo alto per poterlo controllare. Insomma ognuno deve misurarsi nel campo che gli è più congeniale ed è necessario evitare di avere un ruolo nei copioni che Silvio Berlusconi predispone per i suoi avversari. Perché lo scenario entro cui devono avvenire certe rappresentazioni è allestito nel tempo con pervicacia.  Il Cavaliere infatti non a caso dice, afferma, conferma, ribadisce, sparge la voce. Reitera fino ad ottenere una specie di persuasione indotta dalla ripetitività. Un concetto espresso una volta è una notizia, detto più volte è un fatto su cui meditare , ripetuto molte volte è verità. E' verità. Vera, inconfutabile, perché l'ha detto tg 1, tg 2, tg3, Tg5, Rete4 e Italia1. Poi lo hanno scritto i giornali e ripetuto i radiogiornali. Volete che tutto questo non sia verità?

Già, secondo Tannenbaum l'albero caduto nella foresta non ripreso dalla televisione forse non è realmente caduto*

La comunicazione è fatta talvolta di esiti immediati, per improvvise coincidenze fortunate, più spesso è fatta di un lento seminare per ottenere risultati che sempre tornano se si tiene ben presente la necessità di dover condurre il gioco. Anche quando sembra che siano gli altri a condurl. La comunicazione è fatta di poche essenziali parole ribadite spesso come slogan in cui sintetizzare bene i meriti, dove pubblicizzare tutto quanto è stato fatto. Se l'albero di Tannenbaum non è realmente caduto fino a quando non lo dice la tv, non vedo perché non si debba essere in grado di far sapere alla gente che un albero, e forse molti alberi, sono cresciuti nel deserto.

Diciamo che il deserto era l'Italia dopo Tangentopoli e che gli alberi nonostante tutto sono cresciuti. Il primo, troppo facile da ricordare è l'Ulivo, gli altri sono l'albero dell'Euro, quello della riduzione degli interessi bancari, dei posti di lavoro, della legge Bassanini, della Legge 285 per l'infanzia. E tanti altri da confortare molti italiani, che spesso stanno all'ombra ma non sanno chi ha piantato l'albero. Sempre perché la televisione non lo dice.

 

*Percy Tannenbaum evidenzia questo fenomeno in un suo saggio intitolato: " Se un albero cade nella foresta e non è ripreso dalla televisione, l'albero è realmente caduto?" e pone l'accento sul bisogno di verificare l'esistente e la realtà attraverso "la vita televisiva". Con la conseguenza che sforzi enormi sono indirizzati al tentativo di ottenere quel tipo di appartenenza alla verità multimediale. La televisione al servizio della realtà è spesso l'unico modo per conoscere; l'unica finestra sul mondo dalla quale si affaccia parte di un'umanità esclusa da mezzi di cultura e di sapere più autentici.

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34Come nel teatro. L’allestimento a vista

Mi piace far politica. Intendo continuare anche se a modo mio. E’ difficile imbrigliarmi in confini di idee predefinite e in compartimenti stagni. Preferisco vivere la politica non perdendo mai il mio punto di osservazione “esterno” che mi permette di valutare e ragionare i fatti come ogni cittadino che la politica la subisce. Essere dentro e  fuori dalle cose è una mia prerogativa. Una scelta di libertà. Un modo di vivere in maniera presente e cosciente ogni situazione. Con la via di fuga pronta quando il gioco si fa pesante, inaccettabile perché contro i principi interiorizzati.
Il mio osservatorio della vita, e del ruolo che io stessa assumo nella convenzione politica vuol essere anche l’osservatorio degli altri, di coloro che ne sono al di fuori ma gradiscono conoscere gli accadimenti come in una specie di rappresentazione cinematografica o teatrale. Non posso affermare che quanto scrivo sia fedele come un documentario. Sebbene io cerchi di allegare i  documenti e descrivere fatti il più possibile vicino alla realtà, devo avvertire che comunque il risultato ultimo sarà una interpretazione di cose e circostanze fondata la mia capacità di raccontare; adeguata alla mia sensibilità personale. C’è una somiglianza, in questo, con “l’allestimento a vista” teatrale. Far vedere cioè, allo spettatore, come si crea la finzione e quali soni i trucchi degli allestimenti scenici.
Un maestro in tale genere di rappresentazioni è stato Giorgio Strehler che nella messinscena della Tempesta, giocava con due “anime”, compiendo una scelta che, se da un lato tendeva a documentare a vista gli allestimenti scenografici, dall’altro, in diversi momenti della rappresentazione, porgeva all’osservatore “il meraviglioso e il fantastico” nascondendo i trucchi. Anche Laurence Olivier, seguendo le antiche orme di Méliès e lavorando per il cinema, mostrò l’allestimento scenico; però aggiunse un ulteriore mezzo rappresentativo di realtà e fantasia. Denunciò per mezzo del cinema la recitazione e le convenzioni teatrali. Fece del  teatro-cinema. Nelle riprese su Enrico V mostrava gli spettatori e le quinte. Il filmato si situava in qualche modo da una parte e dall’altra della rappresentazione teatrale, al di qua e al di là del palcoscenico. Osservare, esserci, capire e trasmettere. E’ un modo per incidere. Un metodo  per aiutare e aiutarsi a dare il giusto peso a quello che succede. Quando collaboravo con ‘Italia dei Valori” dissi a Di Pietro e Bordon  che volevo organizzare un “Osservatorio per l’etica nella Comunicazione”. Mi chiesero un progetto che gli presentai e che piacque. Penso che mi avrebbero messo a disposizione  i  mezzi  per attuarlo se fosse rimasta la sede nazionale in via del Corso. Poi le cose sono cambiate. Mi fa  piacere però sapere che oggi il senatore Di Pietro ha un “Osservatorio per l’etica nella politica”. Le due cose sono legate.Vanno incontro all’esigenza che la gente ha di comprendere e giudicare, perché non è più possibile fare passi indietro. I trucchi scenici vanno  mostrati: il  linguaggio,  le azioni,  le finalità  della politica debbono risultare comprensibili a tutti. E’ questa la trasparenza di cui abbiamo estremamente bisogno.

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35Conferenza di aprile

CONFERENZA NAZIONALE DELL'ULIVO 20 e 21 APRILE 2001 -
PALAZZO DEI CONGRESSI- EUR - PIAZZALE KENNEDY - ROMA

Interventi in sintesi
Sabato 21 aprile

Rosy Bindi - Non ci sta al fatto che Berlusconi ogni volta ne inventi una delle sue per stare nell'agenda delle cose di cui parlare. Attraverso la strumentalizzazione di minacce che non esistono fa passare in secondo piano argomenti importanti. Cita Vittorio Bachelet e tutte le vittime del terrorismo a cui si deve rispetto. Sul lavoro svolto dal governo di centrosinistra non è consentita timidezza; inchiodiamo i nostri avversari sulle nostre scelte di fondo e sui risultati ottenuti: Stato sociale, Salute.

Dini - Sulle donne: più spazio. La strada della libertà si percorre attraverso l'economia della conoscenza. Occorre offrire uguali opportunità ai giovani di tutto il mondo, a prescindere dalla nascita. In Italia il Mezzogiorno esprime al suo interno straordinarie dinamiche industriali. Le grandi chances del sud sono i Fondi strutturali d'Europa, fondi che appartengono anche a noi e che devono essere impiegati per lo sviluppo di turismo, arte, industrie. Tutto questo contro le rendite parassitarie.

Moni Ovadia, poeta - Si dichiara "contro lo snobismo astensionista di chi sta sulla torre d'avorio".

Enrico Boselli - "L'abnorme concentrazione di potere di Berlusconi è un rischio. Lui si dichiara vittima di una campagna di odio, ma non è vittima, è solo un potente e un prepotente che si permette di evitare di chiarire come risolverà il conflitto d'interessi". Ringrazia Rutelli per il contributo che ha dato alla nascita del Girasole che intende riunire la grande esperienza del Riformismo e dell'Ecologia.

Mussi - Ricorda l'assassinio di D'Antona. Parla brevemente delle dichiarazioni di Berlusconi sui pericoli che dichiara di correre. Ricorda il lavoro che il governo di centrosinistra ha svolto in questi cinque anni. Tra gli altri la concessione del "prestito d'onore". Dice che in una precedente assemblea un giovane ha preso parola dichiarando che non credeva al prestito d'onore all'inizio, poi però lo ha ottenuto, ha aperto un'officina che adesso dà i suoi frutti tanto che ha dovuto assumere tre giovani dipendenti ai quali paga regolarmente i contributi. “Questa è la normalità che noi inseguiamo. La nostra aspirazione è quella di essere un paese normale”.

Enzo Bianco - Migliaia di persone scelgono l'Italia come miraggio. La differenza tra oggi e 5, 6 anni fa è che grazie alla Legge Turco-Napolitano oggi l'Italia ha il più alto numero di accordi di riammissioni con i paesi da cui provengono i clandestini: 23 accordi. In quegli anni erano solo 7 mila gli stranieri che avendo l'intimazione di allontanamento erano realmente allontanati. Solo l'11% cioè. Col nostro governo sono passati a 60.000, cioè il 65%.

Diliberto - Uno degli aspetti trattati da Moni Ovadia è il tema dell'astensionismo di centrosinistra. Dopo le elezioni del 1996 quando poi nel 1998 Bertinotti fece cadere il governo di Romano Prodi si sono perduti un numero consistente di elettori di sinistra. In pratica i voti dei cossuttiani più quelli dei bertinottiani sommano i due terzi del totale iniziale; si è quindi perduto un terzo degli elettori che la sinistra aveva nel '96 (oltre un milione). Il disorientamento di massa diffuso è una delle cause principali dell'astensionismo. Rammento la coerenza di Rutelli il quale ha dichiarato che non è disponibile a rimpasti di governi futuri. La coerenza non è un valore da poco, come la categoria dei valori non è proprietà esclusiva di Di Pietro o del Pool di Milano:  Enrico Berlinguer sulla "questione morale" fondò gran parte della sua vita politica, per realizzare un progetto di unità delle forze della sinistra con le forze democratiche di centro. Pose come questione "politica" la questione "morale". C'è un saggio di Enrico Berlinguer del 1981, di venti anni fa, dedicato alla questione morale in cui scriveva che "la commistione tra politica e affarismo porterà alla fine dei partiti. Entreranno in crisi i partiti e i cittadini sfiduceranno sia i partiti che le istituzioni. Quale sarà l'unica figura morale ?  Il Papa”. Per questi motivi dobbiamo rivendicare la nostra "diversità" rispetto agli altri. La nostra diversità dell'azione morale prima che politica. Un'azione etica di servizio alla politica.  Non abbiamo comunicato abbastanza com'è cambiato il nostro Paese. Non abbiamo comunicato che per fare questo occorre una grandissima passione civile e politica. E' necessario l'orgoglio di appartenenza.

Luigi Berlinguer - La scuola, la riforma dove si intende tra l'altro che la musica, l'arte, una volta banditi dai programmi, sono cultura. Provate a suonare uno strumento e vedrete quanto è faticoso. Il rigore non è contrapposto alla creatività. Libero è chi è forte nella cultura della creatività.

Rossi Gasparrini - (Federcasalinghe): 300.000 assegni di maternità per le mamme, 2 milioni di donne nullatenenti iscritte ad assicurazioni contro infortuni domestici; 300.000 assegni per il terzo figlio. Assegni per i libri scolastici. Questo è stato fatto. Tra i progetti: un assegno per le mamme che stanno a casa fino a tre anni del loro figlio. L’istituzione della “festa della famiglia” ( il 5 maggio)

Fernanda Pivano - in video: "Francesco vorrei avere la bacchetta magica per farti uscire splendente come al Palavobis." Dichiarazioni di affetto e auguri per Rutelli.

Ivana - ragazza di 21 anni: rivendica il diritto di sognare;

Laura Pennacchi - interviene sulla questione donne.

Franco Bassanini - Per Pasqua ha mandato un pacco dono a Berlusconi. A lui che dichiara che l'Italia ha la maglia nera rispetto agli altri paesi evoluti. Dichiara inoltre che taglierà del trenta per cento le spese delle pubbliche amministrazioni. Gli ha mandato: libri, ricerche statistiche: Il rapporto OCSE sull'Italia che ha un giudizio pesante sul Giappone e sulle Filippine. Sull'Italia si scrive "... partendo in ritardo rispetto a molti paesi, l'Italia ha lavorato per mettersi al passo, con bontà e spessore delle riforme..." Quanto al taglio della spesa per la pubblica amministrazione possiamo compararci alla Francia. Abbiamo lo stesso numero di abitanti. 58 milioni la Francia e 57 l'Italia. I dipendenti della pubblica amministrazione francesi sono 5 milioni, quelli italiani sono 3 milioni. La Francia spende il 14,6% del Pil. L'Italia il 10%. I servizi pubblici: Eravamo all'ultimo posto tra i trenta paesi più organizzati. Oggi siamo a metà strada. Certo c'è ancora da migliorare, però metà del percorso lo abbiamo fatto. Ancora: L'Italia è tra i paesi più avanzati per la informatizzazione nella pubblica amministrazione, addirittura più degli States. Secondo paese dopo la Finlandia per la carta d'identità elettronica. Primo paese per il valore giuridico della firma digitale; primo paese per le dichiarazioni fiscali on line. Noi abbiamo già superato il progetto dell'uso dei computer nelle pubbliche amministrazioni, perché i computer già ci sono. Il 76 % degli italiani considera che ci sia stato un miglioramento con l'informatizzazione delle pubbliche amministrazioni. ( commento di D'Alema alla persona seduta accanto a lui in prima fila: “Davvero ha mandato un pacco a Berlusconi? Credevo che scherzasse. Fino all'ultimo”. )

Video di Folon - Intervento in lingua francese con auguri per la riuscita del progetto di Rutelli. Saluti in chiusura con la frase "Francesco mi hai conquistato".

Fassino - Ci avevano detto all'inizio della ultima legislatura che gli interventi per sanare la finanza pubblica erano troppo drastici. Che con la cura sarebbe morto anche il cavallo. Il cavallo non è morto e noi, avendo ereditato un paese sull'orlo della bancarotta, lo abbiamo risanato. Nel 1996 ero sottosegretario agli esteri ed incontrai negli Stati Uniti il mio omologo, il quale mi disse: "L'Italia è un grande paese, peccato che consuma la sicurezza prodotta dagli altri”. In questi anni i nostri soldati sono stati in Bosnia, Alsazia, Cossovo, Macedonia, per vigilare e produrre sicurezza in altri paesi. Se oggi io andassi negli States, il mio omologo di allora non potrebbe più dirmi che l’Italia consuma la sicurezza prodotta dagli altri.

Violante - Mette in evidenza la questione delle candidature femminili. Afferma che è necessario dare maggiori opportunità alle donne perché l'astensionismo femminile si supera solo se ci sono candidate donne. Prende ad esempio la Francia con la metà delle candidature al femminile.

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36  L'Italia migliore

Com'è migliorata l’Italia in cinque anni di governo di Centrosinistra

1) DEBITO: diminuito da 135 mila miliardi a 30 mila miliardi;

2) OCCUPAZIONE: cresciuta: un milione e duecentomila posti di lavoro in più;

3) TASSI DI INTERESSE scesi: di cinque punti e mezzo (dal 10.7% al 5,5%) ;         

4) RETRIBUZIONI: aumentata del  3,9%;

5) INVESTIMENTI PUBBLICI: cresciuti: da 38 mila miliardi a 59 mila miliardi nel 2000;

6) BORSA: cresciuta del 208%

7) PRIVATIZZAZIONI: per 123 mila miliardi;

8) EVASIONE FISCALE: il gettito fiscale è aumentato oltre le previsioni: 10 mila miliardi di lire all’anno.

                                                        

Con Berlusconi:

-l’indebitamento era salito di tremila miliardi

-l’occupazione era diminuita di 330 mila unità

-i tassi di interesse erano saliti si due punti

-gli investimenti pubblici erano stati ridotti di 3 mila miliardi

-la borsa era scesa del 7%

-L’elusione incentivata dalla legge Tremonti

                             

 9) TERRITORIO: oggi  il 10% del territorio italiano è protetto:
Nuovi parchi nazionali:

Cinque terre, Appennino Tosco-Emiliano, Alta Murgia, Val d’Agri e        

Lagonegrese, Sila;

- Sono stati stanziati, solo nel 2000, 190 miliardi per interventi urgenti in 290 comuni a rischio idrogeologico elevato;

-- E’ ricomparsa la foca monaca davanti alle coste sarde;

 - E’ stato abbattuto l’enorme edificio abusivo che deturpava la costiera amalfitana (l’hotel Fuenti)

 - Sono state recuperate e abbellite decine di migliaia di case con gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie.

- Il mercato del riciclaggio dei materiali usati ha superato i 10 mila miliardi di valore annuo.

 

10) BUROCRAZIA: sono diminuiti i documenti richiesti dagli italiani del 55%, con un risparmio di 2000 miliardi. Grazie alle Leggi Bassanini oggi è abolito l’obbligo di autenticare le firme;

- la carta d’identità si rilascia in giornata;

 - i certificati da presentare sono sostituiti con le autocertificazioni;

 - è stato istituito lo sportello unico per le autorizzazioni alle imprese;

 - è stato abolito il consenso del Tribunale per costituire nuove imprese;

 - in 133 comuni è in distribuzione la carta d’identità elettronica con la quale si potrà accedere ai servizi on line della pubblica amministrazione

 

 11)  FAMIGLIE:

 - Ridotta l’Irpef dal 26,5% al 18,5%;

 - Cresciute le detrazioni per il coniuge a carico;

 - Iva agevolata, esenzione del bollo auto, per i cittadini disabili, detrazione Irpef di un milione per i cani guida dei non vedenti;

 - Abolita la tassa di successione per l’eredità fino a 350 milioni su ciascun familiare;

 - Tasse deducibili fino a tre milioni per i contributi versati per assistenza agli anziani e per colf e baby sitter;

 

 12) FISCO:

 - 10 mila miliardi di evasione fiscale recuperati;

 - sostituite sette diverse imposte con l’Irap;

 - possibilità di ridurre da 7 a 5 le aliquote Irpef con il reinvestimento degli utili d’impresa;

 - dichiarazioni di redditi on line (31 milioni);

 - accorpamento in un unico Ufficio delle entrate, al posto dei molti uffici precedenti (ufficio del Registro, Iva, distrettuale delle imposte dirette, ex Intendenze di finanze)

 

13) IMMIGRAZIONE:

 - Nel 2000 sono stati rimpatriati 110 mila clandestini;

 - Nuova Legge che prevede l’espulsione immediata degli stranieri arrestati in flagranza di reato

 

 14) ECONOMIA:

- Il tasso d’inflazione tendenziale è sceso, dal 4,6% al 2,6%;

 - Le retribuzioni reali sono cresciute del 3,9%;

- I tassi d’interesse sono diminuiti dal 10.3% al 5,5 %;

- L’indebitamento pubblico era al 7% del Pil, nel 2000 è stato dell’1,3% del Pil;

- Piazza affari è indicata per il 2000 la “regina” delle borse europee;

 

 15)  LAVORO:

 - Un milione e duecentomila posti di lavoro in più;

- Sgravi fiscali per cui il costo del lavoro è sceso di oltre il 3%;

- Incentivi: 15 mila miliardi nel biennio 1997-98;

- Incentivi erogati dall’Unione europea

 

 16) SCUOLA E UNIVERSITA':

- Si è innalzato a nove anni l’obbligo scolastico, e a 18 anni l’obbligo alla formazione professionale;

- Si è stabilita l’autonomia per la scelta degli indirizzi organizzativi e didattici;

- Contributi per l’acquisto dei libri scolastici a tutte le famiglie con reddito inferiore a 30 milioni, si è dotata la scuola primaria di un computer ogni 50 allievi (prima ce n’era uno ogni 500). Si prevede di collegare a Internet tutte le scuole entro il 2001, si è concesso il “prestito d’onore” per gli studenti delle superiori per l’acquisto del computer senza interessi in 24 mesi;

- Riorganizzazione dei corsi di laurea per l’Università.

 

 17) SICUREZZA E GIUSTIZIA:

- Nel 2000 è partita la sperimentazione del Poliziotto di quartiere;

- Possibilità di effettuare denunce a domicilio per anziani e disabili;

- Istituito l’Ufficio Minori presso tutte le Questure;

- Introduzione del Giudice Unico ha segnato la scomparsa delle Preture;

- Il Giudice di Pace può intervenire anche per i reati penali minori;

- Bando di concorso per 350 nuovi magistrati;

- Assunti 340 nuovi addettiper la giustizia minorile

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37  L’Italia sorridente: previsioni sul bel Paese

Come potrà essere l’Italia tra qualche tempo?
Non credo sia utile elencare dati e cifre.
Immagino la vita di una famiglia tipo:

Sandra Bianchini e Dario Geronti Sono sposati da cinque anni. Lei è impiegata part-time presso un’agenzia turistica, lui, Dario è un insegnante. Abitano a Messina. Hanno un figlio e decidono di metterne al mondo un secondo. Dopo la nascita del secondo bambino Sandra resterà a casa ad accudire alla sua famiglia. Grazie all’abolizione totale delle tasse per le famiglie fino a 45 milioni di reddito annuo, Dario e Sandra ritengono conveniente attendere che i bambini crescano con la madre in casa. Lei ha stipulato un’assicurazione pensionistica con sovvenzioni anche statali.
La sorella di Sandra invece si chiama Elena ed è una donna in carriera. Esercita la professione di avvocato e, pur avendo ben tre figli riesce conciliare il suo impegnativo ruolo con la famiglia. I due bambini più piccoli frequentato il nido e la scuola dell’infanzia. La figlia più grande fa la prima media. Di tutti loro si occupa una colf a tempo pieno che viene retribuita in piena regola. I contributi per la collaboratrice domestica sono detratti dalla dichiarazione dei redditi di entrambi i coniugi.
La madre anziana di Dario Geronti, la prima famiglia osservata, vive con loro nella grande casa che hanno acquistato col mutuo ventennale detraibile dalla dichiarazione dei redditi. La signora ha bisogno di cure e di assistenza ed a questo provvede lo Stato con un contributo del 100% delle spese sostenute, perché l’anziana signora ha un reddito basso. La casa dei coniugi Geronti si trova vicino il mare, a Messina. Da circa nove anni sono iniziati i lavori del ponte sullo stretto. Molte sono le persone occupate nel cantiere. La loro dirimpettaia ha quattro figli, di cui uno ingegnere, impiegato in una delle imprese edili che hanno vinto la gara d'appalto. Gli altri figli sono una studentessa universitaria e due commercianti. I loro introiti permettono alla famiglia di vivere in una certa agiatezza, per questo motivo il loro padre anziano, che necessita di fisioterapia, non ha il totale dei rimborsi delle spese sostenute, ma solo il 50%.
Il ponte, che unisce la Sicilia alla terraferma è quasi terminato. Durante lunghi anni per la costruzione si sono contemporaneamente costruiti due aeroporti nuovi, la ferrovia è stata modernizzata. Il traffico navale e  automobilistico è molto più scorrevole  dopo la costruzione di nuove strade di collegamento, che sono d’ausilio ai passaggi sul ponte. Il lavori effettuati e da terminare sono anche progettati per  incoraggiare gli investimenti nel Sud di molte aziende italiane e straniere. E i risultati non tardano ad arrivare. Grazie agli incentivi fiscali e contributivi la Calabria, la Basilicata e la Campania, oltre a alla Puglia e alle isole, rappresentano un luogo in cui la corsa agli investimenti ed alle gare d’appalto sembra non avere fine. La sicurezza e il controllo capillare del territorio ha del tutto abolito le azioni di contrasto della malavita organizzata e  permette agli imprenditori rendere floride le loro aziende. Il Premier è molto vicino alle esigenze delle persone in quanto ha prestabilito un contatto diretto con i cittadini italiani, preceduto da scambi di e-mail attraverso Internet. Periodicamente riceve i cittadini privati, gli imprenditori e i  rappresentanti di associazioni  categorie sociali che intendono proporgli la soluzione di problemi fondamentali. Innumerevoli sono le realizzazioni dirette alla modernizzazione di un’Italia che a mano a mano che trascorre il tempo si trasforma in un luogo di benessere generale, dove però si osservano con attenzione due importanti aspetti di questa nuova era dorata: l’impatto con l’ambiente e i costi economici. Le associazioni per l’ambiente, oltre ai Ministeri preposti, fanno un continuo monitoraggio della salubrità di acque, boschi, inquinamento acustico, elettromagnetico e da idrocarburi. C’è una tendenza europea alla riduzione dei tassi di inquinamento e, finalmente, anche gli Stati Uniti sono stati messi in condizione di collaborare col resto del mondo, date le continue proteste internazionali partite dal basso ma accolte da governi e istituzioni. I costi per la realizzazione di opere pubbliche di qualsiasi genere sono, garantiti  a priori dalle aziende vincitrici di appalti. Grandi orologi sono sotto gli occhi di tutti i cittadini per segnalare quanto tempo manca alla fine di ogni opera da realizzare. Questo vale sia per le mega strutture sia per piccoli edifici. In pochi anni il volto dell’Italia è cambiato notevolmente in meglio: le scuole rinnovate, gli ospedali sono ai primi posti per l’assistenza sanitaria in Europa. I flussi migratori sono regolati da un’organizzazione efficiente tra gli stati confinanti. Le città sono più sicure. Il benessere e la certezza delle pene hanno portato un’inversione di tendenza. Per i vari programmi di formazione, rieducazione dei condannati, l’Italia  è considerata uno dei paesi da prendere ad esempio per l’alto grado di civiltà coniugato alla all’efficiente organizzazione per il controllo della malavita. Il turismo è al primo posto tra gli investimenti proficui, seguito dalle produzioni agricole di prodotti tipici con marchio protetto. Tra questi, oltre ad alimenti d’esportazione tradizionali, come vino, formaggio, insaccati, si aggiungono prodotti coltivati biologicamente e carni di altissima qualità di animali selezionati e certificati. La cultura del nostro paese conferma la sua caratteristica di prodotto esportabile, attraverso i nuovi mezzi di fruizione globalizzata. I musei, le visite alle città sono un grande fonte di introiti, così come la produzione cinematografica, musicale e teatrale, e l’acquisto in Internet di prodotti culturali. Il Sud raccoglie il maggior numero di cervelli impiegati nella creazione di sistemi informatici, nella realizzazione di web designer e invenzioni avveniristiche nel settore. Si è superato il problema della disoccupazione. I ragazzi dai venti ai trent’anni hanno una preparazione e formazione perenne che gli permette se pure non vanno all’Università, di scegliere il lavoro che intendono fare. Quasi scomparsi risultano il problema della casa. Gli investimenti nel mattone hanno anch’essi contribuito ai livelli assolutamente fisiologici la disoccupazione. L’acquisto di edifici è tornato ad essere conveniente perché sono scomparse del tutto le tasse sulla prima casa e diminuite notevolmente quelle per la seconda e la terza casa. Le nostre coste per contro presentano acque pulite e cieli limpidi. Siamo un popolo che si sta abituando al nuovo benessere e ad una inaspettata qualità della vita. Tutto questo ci rende felici? Sì, poiché a pari passo con le piccole o grandi conquiste materiali, riusciamo a dare un profondo senso di coscienza umana, a noi stessi e alle generazioni nuove. C’è una donna alla presidenza della Repubblica e molte altre sono in posti di rilievo e di responsabilità politica, imprenditoriale e istituzionale. E Berlusconi?
Durante le altre due legislature Berlusconi ha avuto modo di cambiare diventando un uomo diverso. I suoi affari vanno come sempre a gonfie vele. Si è perfezionato in produzioni cinematografiche di altissimo livello. Esportabili in tutto il mondo perché non più prodotti di “cassetta”. Silvio Berlusconi è incamminato verso la conquista di nuovi ideali. Due motivi importanti concorrono a cambiare la sua esistenza. Il primo è che è talmente ricco che per trovare gratificazione non può far altro che puntare alla qualità di ciò che produce. Il secondo è che il sistema della comunicazioni è cambiato: non esiste più il duopolio televisivo e tra gli innumerevoli mezzi di trasmissioni esistenti, anche Berlusconi si sente garantito, fino ad arrivare a perdere del tutto il timore di restare nell’ombra per il superpotere della Rai, e le presunte vendette della Sinistra. Gli altri cittadini si sentono altrettanto garantiti perché è eliminato quel sistema chiuso e dipendente dalla politica che erano i sistemi di trasmissione televisiva. Non esiste più la Rai di Destra, di Centro o Di Sinistra. Esiste la Rai di tutti. I sistemi di Informazione, cartacei, elettronici, artistici, sono compatibili con tutti i cittadini con o senza tessere in tasca. Antonio Di Pietro viene eletto Presidente della Repubblica; prima di lui però è Presidente una donna. La prima presidente di sesso femminile.
E' il 2010: L'Italia è un paese moderno e civile. La  qualità della vita dei cittadini italiani è fra le migliori in senso assoluto, perché si è riusciti a coniugare esigenza di investimenti e modernizzazione con il rispetto dei principi fondamentali della nostra Costituzione: il diritto al lavoro, alla privacy, alle pari opportunità. Il diritto all'istruzione e alla salute. Il diritto a vivere in un ambiente sano e pulito. Il diritto alla "par condicio"allargato a tutti i cittadini. E quest'ultimo diritto rappresenta una autentica rivoluzione culturale. La dignità della vita pubblica e privata. La dignità dell'essere umano e l'alta considerazione che di essa si è raggiunta permette una rapida valutazione delle opportunità concesse o negate, grazie a un percorso garantito e veloce di comunicazione: dalla base ai vertici e viceversa. Nessuno più, nell'Italia del 2010 rimane inascoltato. Un esempio per l'Europa e il mondo.

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38. I desideri possibili.

Il monitor del "Moniteur"

Nel 1815 la libertà d’informazione ha connotati tragicomici. Speriamo che non ci si debba più sentire, respinti nel passato. Speriamo che la libertà di chi fa informazione  sia tale che il "Monito del Moniteur" resti per sempre una barzelletta.

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39Risposta a Silvio Berluscon

Egregio cavalier Berlusconi,
rispondo alla Sua cortese lettera. Ho molto apprezzato la bellezza delle fotografie della sua famiglia che ha  voluto presentarmi con l’intenzione di far capire a me e a tutti gli altri elettori com’è alto il valore che Lei vi attribuisce. Altrettanto ho ammirato i luoghi, gli esempi di vita e di lavoro nelle istantanee scelte con cura comprese nella rivista che a sue spese mi ha spedito. Io non ho i suoi mezzi, ma ugualmente a mie spese intendo risponderle.
Che Lei sia un buon padre e un buon marito lo supponevo. La sua abilità e, diciamolo pure, il suo genio imprenditoriale, sono invidiabili per chi da importanza a questo genere di cose. Lei è bravo Berlusconi. Se lo lasci dire da una brutta persona di sinistra. Brutta, perché Lei, sapendo come la penso politicamente mi immagina, credo, orribile e minacciosa. Vede? E’ questa una prima differenza tra noi. Io sono lontana anni luce dal suo modo di concepire l’esistenza, eppure non ritengo che Lei sia brutto o che debba far danno alla società a prescindere da ogni altra valutazione. Se potesse adesso osservarmi con serenità e senza preconcetti vedrebbe che non sono poi così inguardabile. Si accorgerebbe innanzitutto che certamente sono più liberale di come immagina. E' il concetto di liberalità che è errato in Lei, perché lo confonde con il liberismo. Lei è così poco liberale che non ascolta e non vede le differenze tra i progetti e le persone. Per cui tutto ciò che si trova al di fuori di quella strana Destra che ha organizzato diventa per Lei "la Sinistra", cioè la personificazione del Male. Prima di continuare intendo rassicurarla: non ho unghie appuntite, non ho il naso aquilino, preferisco le nespole alle mele e i bambini li educo, non li mangio.
Vorrei farle sapere prima di tutto che in Italia le persone lavorano. Sono contadini, operai, imprenditori, artigiani, insegnanti, impiegati, artisti, poliziotti, magistrati, negozianti e centinaia di altre categorie di persone. Lavorano oggi, lavoravano ieri, lavoreranno domani. Lei non c'entra niente col lavoro che essi svolgono perché il lavoro non lo ha inventato nessuno, tanto meno Lei che, credo, non sappia veramente che cosa vuol dire "lavorare". Intendo, per lavorare,  occuparsi in quel lavoro che non fa ridere, che non diverte e non gratifica e che fa guadagnare poco. Poco, dottor Berlusconi. Lei quel tipo di lavoro non lo ha mai svolto, io sì. Lavori in cui si suda, non si ride e si guadagna poco, oppure lavori che gratificano lo spirito e che non danno ritorni economici.
Lei è tanto bravo, Berlusconi, che da ragazzo vendeva i compiti ai suoi amici di scuola. Anch'io ero brava e, come Lei "passavo" i compiti ai meno preparati. Come Lei rischiavo una nota di biasimo dal professore. La differenza è però che io i compiti li passavo gratis.
Come Lei e come molti altri italiani, ho svolto moltissime attività. Ma le ho svolte davvero, non solo immaginate. Il mondo del lavoro, lo conosco bene. Potrei spiegarglielo e farglielo capire. Il mio primo contratto di lavoro, a Milano, prevedeva che, per essere assunta io dichiarassi e firmassi che non ero in stato di gravidanza. Questo ufficialmente. Confidenzialmente invece, nelle due preselezioni, oltre a fare un test attitudinale, risposi a numerose domande di due esaminatori. In giornate diverse. Il secondo di questi esami che io sostenevo prima di avere alcuna ipotesi sulle mie possibilità di essere assunta, fu condotto da una disinvolta quanto simpatica impiegata che, appunto simpaticamente, indagò sulle mie intenzioni di mettere al mondo un figlio nel futuro. Negai di averne alcuna intenzione e motivai nella maniera più convincente possibile questo mio rifiuto.   Fui assunta. Due anni dopo misi in cantiere un figlio. Non poterono licenziarmi perché ero protetta. Poi le dirò da chi.
Più avanti nella vita ho avuto l’intenzione e la possibilità di proseguire i miei studi, pur lavorando. Mi necessitavano giorni ed ore di permesso ed ho fatto uso di tutto quanto la Legge sul diritto allo studio mi permetteva: le 150 ore, i congedi per gli esami, le aspettative non retribuite. Ed in più, avendo un figlio neonato, durante la frequenza ai miei corsi universitari ebbi anche la possibilità di usufruire della Legge per le lavoratrici madri, quella ottenuta con settimane intere di scioperi negli anni Settanta. Pensi, avevo seminato quindici anni prima, ciò che mi servì quindici anni dopo. Certamente non ero produttiva per il mio datore di lavoro e, se non avessi avuto la misteriosa entità a tutelarmi, sarei cento volte stata licenziata. Non è accaduto. Poi le spiegherò perché.
Dovrei dilungarmi per spiegarle che, grazie agli ospedali pubblici ed alla scuola pubblica, abbiamo avuto, la mia famiglia ed io, le cure e l’istruzione che ci necessitavano. Ci è bastato. E se esperienze negative in campo della Sanità non sono mancate alla mia famiglia, non è certo stato per colpa della Sanità pubblica. Anzi.
Sulla scuola avrei un lungo discorso da fare, ma per dovere di sintesi dirò che si può apprezzare una scuola privata di alta qualità. Si può affrontare l’argomento e valutare l’ausilio che certe scuole dell’infanzia condotte da religiosi possono dare alla società; l’apporto che taluni istituti danno alla cultura. Per contro si devono biasimare i venditori di diplomi che pretenderebbero anche di essere finanziati dallo Stato. Io sono così democratica che ammetto pure che se a qualcuno un pezzo di carta occorre davvero si può consentirgli di ottenerlo pagando. Ma pretendere che lo Stato paghi al suo posto mi pare un’esagerazione. Oppure il suo interesse è rivolto a far sì che nel futuro solo chi paga possa compiere studi di serie "A"? Così come solo chi paga potrà avere Sanità di serie "A" e Pensioni di serie A". E quanta parte di questi pagamenti, che gli italiani non hanno intenzione di fare, finirebbero nei bilanci delle sue società?  Non ci pensa Cavaliere? Ogni volta che il Governo dovrà decidere su Leggi, Decreti o Regolamenti Lei dovrà decidere su stesso: Appalti, Privatizzazioni, Concessioni edilizie, Piani regolatori, Licenze, Regolamentazioni delle emissioni nocive per l'ambiente, Assicurazioni, Progetti e Concessioni di tv via satellite, Riorganizzazione dei sistemi per la Telefonia, Regole per l'uso corretto per i mezzi telematici, Censure cinematografiche, Leggi sull'editoria, rapporti con la Magistratura.  Devo continuare?    Mi occorrerebbe troppo tempo. I suoi interessi, come i suoi soldi sono dappertutto.
Le ho detto che sono di sinistra?  Non vuol sapere se sono di centro-sinistra, di estrema sinistra o solo di sinistra? C'è differenza sa?  Diversità di scelte esistenziali, filosofiche, religiose. Diversità ma uguaglianza in uno degli aspetti fondamentali: il rispetto della dignità del singolo. Rispetto che anche la destra, quella che non "gioca" con gli elettori, ha senz'altro.
La dignità delle persone che lavorano per Lei è sempre garantita? La sua ricchezza le permette di esserne informato? Anni fa mi trovavo con altre sei persone presso i suoi studi televisivi di Cologno Monzese. Attendevamo di partecipare ad un programma. Vi erano corpi di ballo, attori, presentatori, show girl, che passavano davanti alle sale d'attesa.  Una donna delle pulizie venne a sedersi accanto a noi. Aveva finito il suo lavoro. Erano le diciannove e la donna ci informò che aveva iniziato il turno il mattino dello stesso giorno alle ore sei. Chiese il permesso di sedersi un attimo perché distrutta dalla stanchezza. Lei sicuramente non ha colpa diretta per il turno estenuante effettuato da quella persona. Lo so. Si serve di imprese di pulizia e aveva dato in appalto il compito di pulire.Tuttavia mi chiedo se questo la esonera da certe responsabilità. Se la donna si fosse rifiutata di fare gli straordinari e l'appaltatore l'avesse licenziata, Lei l'avrebbe tutelata?   Non credo. Temo piuttosto che potremmo trovare, noi italiani, tante imprese che, come quella di pulizie si prenderebbero la responsabilità di disfare l'ordinamento dello Stato. Primo fra tutti la Costituzione italiana, che è un insieme di Leggi altamente democratiche che da cinquant'anni ad oggi ci hanno tutelato. E' questa la misteriosa entità di cui le parlavo.  Non credo sia possibile arrecarle danno perché così come Lei, la Costituzione, è affezionata a me altrettanto io e la maggior parte degli italiani siamo a Lei devoti. Non ci provi neanche a toccarla. Distinti saluti.

Wanda Montanelli

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. Bibliografia

1.     Giuliana Ukmar, “Se mi vuoi bene dimmi di no”, Franco Angeli/Le Comete, Milano 1997;
2.     Elena Dagrada, “A parer nostro”, Rai, Nuova Eri, Torino, 1990;
3.     Ignazio Ramonet “Le tirannie della Comunicazione” Asterios Editore, Trieste, 1999;
4.     “Il libro dei fatti 2000”, Adnkronos, Roma, 2000;
5.     “Il libro dei fatti 2001”, Adnkronos, Roma, 2001;
6.     Dwight Macdonald, “Masscult e Midcult”, edizioni e/o, Roma 1997;
7.     David l. Altheide, “Creare la realtà”, Eri, Edizioni Rai, Torino, 1985;
8.     Andrea Gambarino, “Sociologia del giornalismo”, Torino, 1985;
9.     Maurizio Grande, “abiti nuziali e biglietti di banca”, Bulzoni ed., Roma, 1986;
10. Marshall Mc Luhan, “Gli strumenti del Comunicare”, EST ediz., Milano 1997;
11. Colette Dowling, “La sindrome di Biancaneve”, Gruppo edit. Fabbri, Milano, 1988;
12. Mario Morcellini, "Elezioni di Tv”, Costa & Nolan, Genova, 1995;
13. Nadia Tarantini, “Francesco Rutelli”, Viviani editore, Roma

GIORNALI:

1. Alberto Papuzzi, “Bobbio-Rutelli, dialogo sulla democrazia”, La stampa. Torino, 6 febbraio 2001;
2. Nasce Emily, donne per la politica”, La Repubblica, Roma 2 aprile 1998;
3.  Barbara Jerkov, “Democratici, duello infinito”, La repubblica, Roma 11 gennaio 2001;
4.  Renato Mannheimer, “Un elettorato Molto mobile”, “Casalinghe, una partita da 10 milioni di voti”, Corriere della sera, Milano, 24 febbraio 2001;
5.  Elisabetta Cantone, “Eur-ostiense, sfida per un pugno di voti”, Il messaggero, Roma, 19 aprile 2001;
6.  Marco Conti, “Anche Berlusconi ha il suo Guru, lo stesso di Bush jr.”, 31 gennaio 2001,
7. Adnkronos, notizia d’agenzia,”Par Condicio, Forza Italia è il partito più presente in Tv, la situazione non cambia molto”, ore 18,30, 27 marzo 2001;
8. Ansa – Rutelli agli industriali, “Sistema Tv più bloccato di tutti, ore 13,30, 28 marzo 2001;
9.Ansa - Rutelli agli industriali, " L'Italia deve restare in Europa", ore 11,49, 20 marzo 2001

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