16     indice - segue - indietro

Aldo, con la mano libera, s’impadronì del mio viso, lo sollevò all’altezza del suo; le nostre bocche, vicinissime, respiravano all’unisono, temetti per un attimo che volesse baciarmi, ma lui, allontanandosi appena, esclamò:
-Se tu non fossi nata t’avrebbero inventata!-
Scioltami dall’abbraccio ironizzai:
-Inizi a parlare in rima, fai progressi amico mio!- E aggiunsi -Un giorno mi dirai che anche tu scrivi poesie!-
-Chi altro scrive poesie?- Rispose Aldo incuriosito.
-Io!... Non te l’ho mai detto perché sono sicura che i miei versi non potrebbero interessarti; noi siamo portati a dissacrare anche quello che non meriterebbe di essere dissacrato!-
-Mi dicesti che quando cadevi in depressione, scrivevi per cercare di capire la ragione della tua disperazione: avevi trovato un sistema per psicanalizzarti; sei riuscita a esorcizzare le tue paure?-
Incoraggiata dal suo interessamento continuai:
-Le mie crisi, veri attacchi di panico, arrivano sempre allo stesso modo; vengo posseduta da una paura, che rasenta la disperazione, ma nel momento in cui tocco il fondo, tutto si consuma, restituendomi, ogni volta, l’amore per la mia vita!-
Aldo assentì:
-Gli entusiasmi sono importanti! A te, poi, basta guardare un’alba sul mare, un fiore che sboccia per ritrovarli! Questi tuoi entusiasmi confermano che non hai permesso né alla vita né agli altri di strapparteli dal cuore. Forse tu vivi in una dimensione difficile da capire, per molti addirittura incomprensibile, ma in questo spazio riesci sempre a recuperare un tuo mondo-
Mentre Aldo parlava, cercavo di ritrovarmi nelle sue parole, ma forse, quelle parole, Aldo le stava regalando a se stesso: mi assomigliava! Soltanto che lui aveva buttato "la spugna", io no; sempre pronta a morire per le cose in cui credo! Aldo non mi parlava mai della sua vita; dovevo intuire anche quello che non diceva: era un deluso!
-Ora vado a prepararti un buon caffè, poi parleremo della mia commedia-
Mi alzai, ma Aldo mi prese per un braccio e con una lieve pressione mi obbligò a sedermi di nuovo e, con tono che non ammetteva repliche:
-Della commedia parleremo dopo, prima voglio leggere le tue poesie. Ora capisco perché il tuo amico Toni ha parlato di produzione letteraria; sarà anche un esaltato, come dici tu, ma per essere tanto entusiasta vuol dire che qualcosa di buono dovrà pure esserci in quello che scrivi!-
Andai verso lo scrittoio, presi il diario e lo consegnai nella mani di Aldo:
-Adesso, permettimi di offrirti un caffè; nel frattempo potrai soddisfare la tua curiosità; ti prego di non ridere delle cose che scrivo; il tuo giudizio sarà comunque molto importante-
Ed uscii.

*** *** ***

Quando rientrai col bricco del caffè bello fumante, Aldo sollevò lo sguardo dalle pagine del diario sorridendomi teneramente. Mi chiese se potevo prestargli il diario, voleva leggerlo con calma; desiderava capire. Lo guardai interrogativamente ed aspettai che esprimesse il suo giudizio. Lui che prediligeva solo argomenti letterari, filosofici, impegnati ! Aspettai! Non dovetti attendere molto; Aldo mi spalancò le sue braccia ed io mi ci buttai dentro felice. Non rideva dei miei versi! E, fiduciosa, ritornai a chiedere:
-Potrò scrivere una commedia?-
-Non esagerare! Per scrivere una commedia ci vuole forza, preparazione. Se bastasse solo la fantasia potresti anche prendere il premio Nobel! Ti suggerisco un’altra idea; perché non fai musicare alcune delle tue poesie trasformandole in canzoni?-
-Io paroliera? Ma lo sai che tu hai più fantasia di quanta immaginassi! Peccato che ormai ho detto a Renato che sto scrivendo una commedia. Quando andai a fare una corsa con lui sull’autostrada, per darmi importanza, gli ho detto che ero una scrittrice in cerca di strane sensazioni e che l’eroina della mia commedia era una a cui piaceva frequentare salotti particolari; come la protagonista del film "Bella di giorno"-
Aldo ebbe un gesto d’irritazione:
-Smettila di coniugare fantasia e realtà! A volte dai la sensazione che tu voglia volutamente crearti situazioni anomali, per poi soffrirne. Sei una strana creatura! Nei tuoi concetti esprimi principi altamente morali, quasi da intransigente bacchettona, ma con la stessa convinzione, affermi che sei morbosamente attratta dall’atmosfera peccaminosa di quel salotto, per smentirti, subito dopo, con la metafora dell’agnello sacrificale in cui spesso t’identifichi: l’umiliazione che t’inflisse tuo marito non può giustificare questa tua confusione! Ho la sensazione di parlare con due donne distinte e separate. Le due anime che albergano in te non possono essere entrambe intellettualmente oneste: quale delle due è "autocoscienza assoluta"?-
Scattai come una molla:
-Anche tu vorresti psicanalizzarmi?-
-Perché, chi altri ti psicanalizza?-
Il trucchetto delle rose azzurre non avrebbe funzionato, molto meglio esaurire la curiosià del mio amico:
-Renato, non fa che ripetermi "smettila di farti del male!" Ed, ogni volta, i suoi occhi, si riempiono di dolcezza. Un giorno te lo presenterò; è un uomo meraviglioso, sono sicura che ti piacerà-
-Se è un uomo tanto meraviglioso come dici, non ha bisogno delle tue bugie per amarti! Ti piace Renato? Goditelo! Aspetta che sia lui a dimostrare qualcosa a te! La tua abilità, nel precipitare i tempi, finisce prima o poi per danneggiarti. Al posto del cervello hai un centralino... se potessi ne staccherei i fili!-
-Avrò sbagliato, ma tu sai che quando inizio un discorso desidero portarlo a termine, costi quel che costi. Tu stesso mi hai sempre ammirata per la mia tenacia, per la mia coerenza ed il mio coraggio. Non mi smentirò neanche questa volta!-
-Per ricadere in una delle tue solite crisi?-
-No, non mi ammalerò; il personaggio della scrittrice mi aderisce addosso. Mi piaccio talmente in queste vestì che, anche se volessi, non potrei più togliermele; quando parlo con Renato mi scappa, quasi sempre, una rima baciata-
-E lui ti risponde con un’assonanza?-
-Mi risponde che non vede l’ora di leggere il mio romanzo. Ti rendi conto che non ho via d’uscita?-
-Quali sono le ore in cui ti piace scrivere?-
-Mi sveglio quando gli altri dormono-
-Lo so che sei un’allodola, l’alba ti è congeniale. Questo tuo "congeniale" sta diventando anche un mio intercalare e, fra non molto, mi esprimerò in rime baciate-
-Appena sveglia, sento tante parole che mi cantano dentro, pronte per essere scritte; sarà un gioco da ragazzi!-
-Il tuo candore e commovente! Quando credi in qualche cosa, riesci a semplificarla in modo sconcertante! Hai pensato al tipo di commedia che vorresti scrivere?-
Ed io tutto d’un fiato:
-Scriverò una storia d’Amore, cosi bella da sembrare una favola e la intitolerò "Eternamente insieme in un castello inglese", proprio come la favola che mi ha raccontato Renato; un Amore che va oltre la vita-
-Quanto ti piacciono le favole! E questo tuo Renato te ne ha raccontata subito una! Che lavoro fa il tuo Renato?-
-Imprenditore edile-
-Un tecnico con tanta fantasia!-
-Anche Toni è un burocrate con tanta fantasia-
Aldo attese un attimo prima di rispondermi, doveva un attimo riordinare quelle idee che io riuscivo spesso a confondergli.
-Questo Amore che continua oltre la vita: avrà letto "Cime tempestose". Tu hai la vocazione per la prateria, Renato per la brughiera; non lo starai contagiando troppo? Ho l’impressione che se continuerà a starti vicino, presto leggeremo sui giornali di palazzi crollati misteriosamente; i tuoi entusiasmi non si possono coniugare con i calcoli, come la realtà e la fantasia-
-Soltanto tu non ti lasci trascinare dai miei entusiasmi. Sempre pronto a farmi sentire ridicola; un giorno o l’altro coinvolgerò anche te, e vedrai che voli pindarici farai!-
Corrugai la fronte e lui:
-Cosa stai pensando? Ogni volta che corrughi la fronte a quel modo mi preoccupi. Già ti vedi con Renato in un castello inglese? Prova a pensarti, eternamente insieme in un castello con un solo uomo! Sarebbe di "uno squallido"! Dopo qualche giorno esilieresti Renato dal castello, costringendolo ad errare nella brughiera e, mentre lui invoca disperatamente il tuo nome, proprio come in "Cime tempestose"; tu, insieme alla tua amica Gigì, organizzerete festini e baccanali, ai quali parteciperebbe Toni, insieme ad altre anime lussuriose; come vedi la fantasia non mi manca!-
-Sono io che ti ho fornito gli elementi-
-Attenta amica mia, il tuo candore è commovente! Impara a difenderti! Nelle favole c’è il lupo cattivo e se dovessi incontrarne uno, potrebbe sbranarti. Adesso scappo! Con te il tempo non passa, vola! Mi piace il tuo mondo, ma non posso dimenticare il mio! In questa casa ci si ossigena, sei una boccata d’aria pura! Porto con me il tuo diario. Te lo renderò quanto prima. In queste pagine c’è la tua vita, attenta a chi l’affidi!-

indice - segue - indietro

Avanti   Stop  Indietro   Inizio
Tutti i diritti sono riservati all'autrice: non è consentita copia e uso dei testi sotto qualsiasi forma senza autorizzazione.