INTERVENTI, 
                  PROPOSTE, INNO DELLE DONNE 
                  E L’ANNUNCIO DELLE 50MILA FIRME RAGGIUNTE PER 50e50 
                  Piazza Farnese, Roma, ore 14,00-20,00 
                Con 
                  lo slogan “io voglio esserci per decidere del futuro ovunque” 
                  a Piazza Farnese le migliaia di donne che hanno raccolto e continuano 
                  a raccogliere le firme in tutta Italia si sono ritrovate per 
                  manifestare a tutti questo evento, con l’entusiasmo e 
                  la felicità di essere in tante insieme nella piazza antistante 
                  l’ambasciata francese, a pochi passi da Campo dei fiori 
                  dove batte forte il cuore di Roma, in mezzo a bancarelle multicolori 
                  e l’offerta dei menu popolari di pub e pizzerie. 
                  La manifestazione ha avuto il suo corso tra l’attento 
                  controllo del personale di Polizia, la curiosità dei 
                  turisti nei bar d’angolo, il susseguirsi degli interventi 
                  sul palco alternati da stacchi musicali significativi, ed ogni 
                  tanto dall’inno “Donne in Parola” scritto 
                  rielaborando gli aggettivi delle donne, detti durante le assemblee 
                  dei Centri di raccolta: Orgoglio, dignità, futuro, lealtà”, 
                  e altre parole di donne determinate a farsi rispettare questa 
                  volta. Non aspettando che si traducano in fatti concreti le 
                  promesse degli uomini della politica, spesso disattese, ma agendo 
                  in proprio nell’organizzare la campagna 50e50 ..ovunque 
                  si decide, e vedendola crescere per l’adesione, insieme 
                  all’Udi, ad Associazioni storiche come l’Affi e 
                  la Casa Internazionale delle Donne, il sindacato Spi-CGIL, il 
                  Centro Femminista Separatista, l’Associazione Usciamo 
                  dal Silenzio, L’Onerpo (Osservatorio Nazionale ed Europeo 
                  per il rispetto delle Pari Opportunità), Il C.S.A.I.G. 
                  (Centro Studi Azione Internazionale Giustizia), Il Paese delle 
                  Donne On Line, Tv Donna, Arcoiris, la rete delle Donne di Bologna, 
                  I Centri Antiviolenza, e tante altre realtà convinte 
                  della necessità di questo passo di democrazia. 
                  Donne in Festa tutte con le magliette 50e50, a distribuire moduli, 
                  raccogliere firme sotto i gazebo, consegnare gadget, e il CD 
                  dell’inno che in molte acquistavano per leggerne il testo 
                  all’interno e poterlo più tardi cantare in piazza. 
                  Interventi in happening susseguiti secondo una scaletta che 
                  andava modificata da Milena Carone (una delle giurista che hanno 
                  predisposto la stesura degli articoli di legge per la proposta 
                  “Norme di Democrazia Paritaria nelle Assemblee elettive”) 
                  brava intrattenitrice per l’occasione, che a seconda delle 
                  previste partenze degli autobus che dovevano tornare a nord 
                  o a sud d’Italia cambiava l’ordine degli interventi. 
                  Tra tutti la pacata, e non per questo meno intensa, relazione 
                  della Presidente correlata a racconti di esperienze che venivano 
                  dai centri di Milano, o Di Pescara, o Lecce, o Bologna, e da 
                  ogni parte del Paese. Poi gli interventi di Roma, delle storiche 
                  Udi del centro La Goccia Come Anita Pasquali e Cristina Coccia, 
                  seguite da un’analisi del rapporto tra esigenze di autoderminazione 
                  femminile e ingerenza dello Stato di Lidia Campagnano, giornalista 
                  di spessore e saggista, che approfondisce il senso comune del 
                  sentirsi parte di un evento ormai nella storia, che lievita 
                  con le azioni e le parole delle donne. Le parole come, appunto, 
                  “orgoglio”, che ampliano la consapevolezza femminile 
                  e rivelano l’impegno fondante in questo viaggio verso 
                  una vera uguaglianza. 
                  L’accento 
                  chiaro sui motivi della campagna delle donne è posto, 
                  a metà tra tutte le relazioni delle responsabili dei 
                  Centri di Raccolta, da Pina Nuzzo. 
                  “In Italia esiste in questo momento un vero e proprio 
                  deficit democratico – ha dichiarato nel suo intervento 
                  la presidente nazionale UDI– e un netto ritardo storico 
                  del nostro Paese nella Democrazia Paritaria”. Con questa 
                  Campagna – ha aggiunto la responsabile della più 
                  antica associazione di donne italiana – non proponiamo 
                  solo una legge per le cariche elettive, ma ci prefiggiamo soprattutto 
                  di dar finalmente voce alle donne che in questi anni hanno lavorato 
                  per far aprire gli occhi a tutti su una realtà desolante, 
                  dove la pressoché totalità dei luoghi decisionali 
                  è presidiata da uomini”. 
                  Ha aggiunto poi che da quando è iniziata la campagna 
                  per la legge di iniziativa popolare, in molti cominciano a pronunciare 
                  la frase “cinquanta e cinquanta”, per dare un segnale 
                  di positività e di tempestività politica. Forse 
                  per non lasciarsi sovrastare dalla spinta della società 
                  civile e delle donne che, senza l’aiuto di alcun partito, 
                  sono determinate ad andare avanti in questo necessario passo 
                  di democrazia, in un’Italia purtroppo retrograda in questioni 
                  di diritti femminili, dove la donna spesso soccombe in mai abbastanza 
                  punite e prevenute azioni di femminicidio. Termine quest’ultimo 
                  che da noi messo in circuito viene anche esso usato e spiegato 
                  come vocabolo che ha origine da scienziati di settore. Ma tutto 
                  va bene, se ripetono le nostre parole – spiega Pina Nuzzo 
                  – ciò vuol dire si segue una tendenza da noi promossa. 
                  Tutto va bene purché alle parole si susseguano i fatti. 
                  “Devo fare il resoconto della campagna e di come va la 
                  raccolta firme – ha concluso la Presidente – e con 
                  soddisfazione annuncio che le 50mila firme sono state raggiunte 
                  e superate”.  
                  A quel punto applausi e grida di entusiasmo l’anno interrotta. 
                  “Continueremo a raccoglierne – ha precisato Pina 
                  Nuzzo – perché per essere sicure che tutto vada 
                  a conclusione dobbiamo averne molte di più, e perché 
                  se riusciremo a raddoppiare sarà per noi, oltre che motivo 
                  di orgoglio, anche un risultato di cui andar fiere per aver 
                  ottenuto una risposta numerica che fa opinione. 
                  In chiusura l’inno musicale ‘Donne in parola’, 
                  con le parole, appunto, “Orgoglio e dignità..” 
                  cantate dal coro sul palco e da tutte le donne in piazza ha 
                  aggiunto al clima assembleare un ulteriore motivo di euforica 
                  e gioiosa partecipazione all’evento.  
                Wanda 
                  Montanelli 
                50 
                  E 50… ovunque si decide! 
                  il video Donne in parola   
                  video su Piazza Farnese   
                
                AD 
                  ECO TV LA MANIFESTAZIONE DELL'UDI 50E50 
                  BINDI, 
                  AMATO, BONELLI E DE PETRIS DOMANI SERA A 'FOCUS' 
                  L'APPROFONDIMENTO DI ECOTV CONDOTTO DA PINA SOZIO  
                Roma, 
                  16 ott. (Adnkronos) - Il Nobel ad Al Gore per la sua propaganda 
                  sul cambiamento climatico, il controdossier sulle bugie sui 
                  Verdi, rapporti tra Stato liberale e religioni, la manifestazione 
                  dell'Udi (Unione delle donne in Italia). Sono alcuni degli argomenti 
                  trattati nella puntata di domani sera di Focus, il rotocalco 
                  di approfondimento di Ecotv sugli avvenimenti di attualita' 
                  politica, sociale e ambientale della settimana, a cura di Pina 
                  Sozio. Interverranno i ministri della Famiglia e dell'Interno, 
                  Rosy Bindi e Giuliano Amato, il capogruppo dei Verdi alla Camera, 
                  Angelo Bonelli, la senatrice e capogruppo in Commissione Agricoltura, 
                  Loredana De Petris, il senatore Natale Ripamonti. Focus va in 
                  onda alle 22,30 su Ecotv (canale Sky 906) ed e' disponibile 
                  anche in streaming, all'indirizzo www.ecotv.it. 
                Trasmissioni: 
                  Mercoledì 17 -10-07 alle 22.30 , all'interno del programma 
                  Focus, servizio sulla manifestazione dell'Udi di sabato scorso 
                  (13-10-07). 
                  Le repliche del programma sono previste giovedì alle 
                  13 e alle 23.30 e venerdì alle 22. 
                  Canale 906 di Sky (o se non si possiede un decoder sky ricercando 
                  il canale Cinquestelle o Novezerosei), oppure su internet sul 
                  sito www.ecotv.it. 
                IN 
                  PIAZZA PER ATTUARE L'ART. 51 DELLA COSTITUZIONE 
                 
                  (AGI) - Roma, 13 ott. - Un effettiva parita' di generi e piena 
                  attuazione all'art. 51 della Costituzione. Con lo slogan 'io 
                  voglio esserci per decidere del futuro ovunque' a Piazza Farnese 
                  oggi, dalle ore 14 alle 20, proseguira' la raccolta di firme, 
                  come avviene in tutta Italia, a sostegno della proposta di legge 
                  d'iniziativa popolare per garantire le quote rosa in tutte le 
                  istituzioni. Una raccolta che ha come scadenza il 30 novembre. 
                  "In Italia esiste in questo momento - sostiene la presidente 
                  nazionale UDI Pina Nuzzo - un vero e proprio deficit democratico 
                  e un netto ritardo storico nella democrazia paritaria. Con questa 
                  Campagna non proponiamo solo una legge per le cariche elettive, 
                  ma ci prefiggiamo soprattutto di dar finalmente voce alle donne 
                  che in questi anni hanno lavorato per far aprire gli occhi a 
                  tutti su una realta' desolante, dove la pressoche' totalita' 
                  dei luoghi decisionali e' presidiata da uomini". All'iniziativa 
                  aderiscono il Coordinamento donne SPI CGIL, La Casa Internazionale 
                  delle Donne, l'ONERPO, e numerose associazioni finalizzate alla 
                  parita' di genere in politica e nelle istituzioni. 
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