EDITING
GENETICO: ANCHE L'ITALIANO LUIGI NALDINI FIRMA LA MORATORIA
SUI "BEBE' OGM"
C'è
anche italiano Luigi Naldini tra i 18 scienziati e bioeticisti
di tutto il mondo che su 'Nature' firmano la proposta di "una
moratoria di almeno 5 anni che per il momento blocchi qualsiasi
sperimentazione clinica dell'editing genetico su gameti ed embrioni
umani"

A
cura di Antonella
Petris
C’è anche italiano Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San
Raffaele-Telethon per la terapia genica (Sr-Tiget) di Milano
e membro del Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie
e le scienze della vita (Cnbbsv), tra i 18 scienziati e bioeticisti
di tutto il mondo che su ‘Nature’ firmano la proposta di “una
moratoria di almeno 5 anni che per il momento blocchi qualsiasi
sperimentazione clinica dell’editing genetico su gameti ed embrioni
umani destinati all’impianto nell’uomo”.
I promotori chiamano a “una presa di responsabilità di fronte
alle controverse applicazioni di una tecnica di modificazione
genica dalle grandi potenzialità, ma su cui c’è ancora tanto
da studiare”. L’invito a tutti i Paesi, spiegano dall’Sr-Tiget,
è di “aderire normativamente alla sospensiva e avviare un processo
di valutazione che, pur rispettandone l’autonomia rispetto alle
scelte finali, garantisca cautela, trasparenza e condivisione
internazionale anticipata dell’eventuale decisione di aprire
questa strada”.
L’appello è “la reazione a una vicenda che negli ultimi mesi
ha scosso le coscienze di tutto il mondo, non solo quello della
scienza: l’annuncio della nascita, presso lo Home Women’s and
Children’s Hospital di Shenzhen (Cina), di due bambine definite
‘su misura’ dai mass media, resistenti all’Hiv grazie a una
modifica apportata a livello embrionale con la tecnica dell’editing
genetico (Crispr/Cas9) in un particolare gene coinvolto nell’ingresso
del virus dell’Aids nelle cellule umane, e che in una piccola
percentuale della popolazione rende naturalmente resistenti
all’infezione.
Un intervento che ha suscitato moltissime perplessità non solo
perché avvenuto contravvenendo a varie norme e disposizioni
che regolano una corretta sperimentazione clinica, ma soprattutto
perché da molti ritenuto prematuro rispetto a una reale comprensione
del rapporto tra rischi e benefici”.
“Quello che chiediamo è una moratoria, non una messa al bando”,
precisa Naldini: “Non si tratta cioè di un tentativo di mettere
i freni alla ricerca scientifica. Piuttosto una robusta assunzione
di responsabilità e forse anche un bagno di umiltà per noi scienziati,
e la chiamata in causa degli organi decisori nazionali”, chiarisce
il ricercatore, unico italiano invitato nel 2015 a far parte
del gruppo di lavoro internazionale che ha scritto le prime
linee guida sull’editing genetico.
Continua
a leggere: Editing
genetico: anche l'italiano Luigi Naldini firma la moratoria
...
|