Cnel. Tra contratti "pirata", scaduti e rinnovati

La serie storica dei contratti depositati presso
l’archivio del Cnel dal 2011 al 2021 evidenzia una percentuale
di incremento pari a +169%; infatti i Ccnl-Contratti nazionali
di lavoro vigenti del settore privato depositati il 1° gennaio
2011 erano 347, il 19 novembre 2021 erano 933.
A questi contratti vanno aggiunti gli accordi economici
collettivi relativi ad alcune categorie del lavoro autonomo e
parasubordinato, per cui l’incremento dei contratti depositati
passa da 549 del 2012 ai 991 del 2021. Rispetto ai dati rilevati
un anno fa, l’incremento appare vistoso: ben 77 contratti, pari a
un +9%. Vi sono settori più dinamici di altri; gli incrementi
percentuali maggiori si registrano nei settori contrattuali
“chimici” (+38%), “lavoro domestico” (+22%), “istruzione, sanità,
assistenza, cultura, enti” (+17,5%). L’unico settore contrattuale
in cui il numero di contratti nell’anno in esame si è ridotto è
“edilizia, legno, arredamento” (-6,6%). Alla maggior parte dei
lavoratori si applicano pochi contratti collettivi. Nonostante il
numero di Ccnl sia aumentato ancora nell’ultimo anno e stia
aumentando ininterrottamente da anni, la maggior parte dei
lavoratori sono concentrati su pochi contratti.
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